1000 Lights... Universe!
Emanuel Dimas de Melo Pimenta
world premiere . Bolognano, Italia . 12 maggio, 2022
Chiusura del Cerchio
Il nonluogo- Joseph Beuys Museum
sotto la direzione di Lucrezia De Domizio












           

Due sono i concetti primari di Joseph Beuys: 1- Tutti gli uomini hanno un'energia creativa; 2- Una collaborazione nei confronti e nelle differenze.
Lucrezia De Domizio

È la natura che ci fa diventare liberi, ma liberi nel pensiero, libere di agire di creare, dunque la difesa della natura rappresenta per Beuys la metafora per eccellenza della difesa della libertà dello spirito.
Pierre Restany

Nel 1982, in occasione di Documenta 7 a Kassel, in Germania, Joseph Beuys presentò il suo progetto 7000 Querce. L'obiettivo iniziale era quello di piantare 7000 querce nella città di Kassel entro cinque anni.
Nello stesso anno Beuys disse in un'intervista con Richard Demarco: "Penso che l'albero sia un elemento di rigenerazione che di per sé è un concetto di tempo. La quercia lo è in modo particolare perché è un albero che cresce lentamente e ha un cuore di legno molto solido. È sempre stata una forma di scultura, un simbolo di questo pianeta fin dai tempi dei Druidi, che si chiamano come la quercia. Druido significa quercia. Usavano le querce per definire i loro luoghi sacri. Vedo un uso simile per il futuro .... L'impresa di piantare alberi offre una possibilità molto semplice ma radicale a questo scopo quando iniziamo con le settemila querce".
Lucrezia De Domizio, Baronessa Durini, e Joseph Beuys iniziarono un processo di intensa collaborazione - che è durato tutta la vita - nel 1971, più di dieci anni prima del progetto annunciato a Kassel. Subito dopo l'incontro del 1971, Beuys passò parte della sua esistenza vivendo nel meraviglioso borgo di Bolognano, sulle montagne abruzzesi, vicino alla Maiela, tra Pescara e Roma.
Senza dubbio, il progetto delle 7000 querce è nato a Bolognano, nelle passeggiate solitarie di Beuys nelle montagne, nelle sue lunghe conversazioni con Buby Durini - un brillante biologo marino - e con Lucrezia De Domizio. Ne è una chiara testimonianza la grande Discussione di Beuys chiamata Fondazione per la Rinascita dell'Agricoltura, che si svolse a Pescara nel 1978, quattro anni prima di Kassel, e che fu organizzata da Lucrezia De Domizio.
Sebbene l'interesse di Beuys per la Natura fosse sempre stato presente nella sua vita, come rivela il contatto con il biologo tedesco Heinz Sielmann dal 1947 al 1949 - quando Beuys aveva circa ventotto anni - la fine degli anni '70 in Italia, con Lucrezia e Buby, rappresentò un salto favoloso nel suo approccio alla Natura. È in questo preciso momento che la FIU, Libera Università Internazionale per la Creatività e la Ricerca Interdisciplinare, da lui fondata, lancia il Partito Verde in Germania e nel mondo. Ma è anche in questo periodo che nascono capolavori come Olivestone, Diario delle Seychelles o la gigantesca e favolosa Diffesa della Natura, tutti questi lavori si svilupparono a Bolognano.
Solo chi non conosce la vita di Beuys in Italia può non sapere di questa trasformazione spirituale nelle magiche montagne abruzzesi.
Questo ciclo magico che ha avuto come centro le foreste italiane è iniziato con Lucrezia De Domizio nel 1971. Ora, nel 2022, si conclude un ciclo di cinquant'anni!
Quindi, come facciamo dal 1990, Lucrezia mi ha invitato a creare un nuovo concerto e un nuovo film. Non sono minimamente interessato alla promozione di grandi teatri, alla proiezione dell'Io o cose simili. Ciò che mi interessa è la filosofia, l'amore per la conoscenza, ciò che ci rende tutti umani.
Ho rincontrato Pierre Restany a Bolognano (eravamo già stati insieme a Locarno), lì ho conosciuto Harald Szeemann, Mario Merz, Pistoletto, Renzo Tieri, Maurizio de Caro, Dino Viani, Vitantonio Russo e molti, molti altri, artisti, filosofi, musicisti, pensatori.
Lucrezia mi ha portato in Italia e a Bolognano. Ho respirato la sua aria, ho vissuto la sua vita e in un certo senso sono diventato figlio e cittadino di Bolognano.
Ora, a circa trentadue anni dal momento in cui ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a collaborare a Milano, Lucrezia De Domizio mi ha invitato a creare un concerto e un film, per la "Chiusura del Cerchio".
Si tratta di un punto di riferimento e di riflessione rispetto al momento in cui, nel 1971, iniziò un grande ciclo di Beuys. Un ciclo che si chiude per avviarne un altro, come sempre accade in Natura.
Ho dato - sia alla mia composizione che al filmato che ho creato per un evento così unico - lo stesso titolo: 7000 Luci... Universo!... o, in altre parole, Umanità!
È esattamente quello di cui parlava Beuys.
Il film racconta la storia di questo cerchio... gli alberi, la Natura, il mare, le persone, le opere... e ancora gli alberi.
Noi siamo gli alberi.
Beuys diceva: noi cambiamo la Natura e la Natura cambia noi.
La musica è basata su un famoso lavoro di Mozart. Ma di cui non posso parlare.
Quanti cerchi magici abbiamo oggi nelle nostre vite?
Quanti momenti come questo abbiamo in un mondo di continuo iperconsumo, dove le persone sembrano diventare automi schiavizzati dai sistemi digitali?
In questo momento a Bolognano, alla Chiusura del Cerchio, tutto è riflessione e coscienza dell'umano.
7000 Lights... Universe! è stato presentato in anteprima mondiale alla Chiusura del Cerchio, a Bolognano, Italia, con la regia di Lucrezia De Domizio, Baronessa Durini.

Emanuel Dimas de Melo Pimenta 2022

vedere il concerto-film

emanuel pimenta